Classificare la Mimosa tra molti altri fiori da inviare, come fiore, è sempre risultato alquanto difficile per via della grande quantità di specie di fiori molto simili. Infatti, fin dai tempi antichi molte di queste piante simili alla Mimosa venivano ricondotte a questa famiglia, anche se ai giorni nostri questi fiori non sono accomunati più alle mimose.

L’ Albizia julibrisin tra le altre, fu in passato classificata come appartenente alle mimosacee, oggi accomunata invece con il genere di piante “Albizia”.  La pianta che viene comunemente riconosciuta come mimosa è l’ Acacia, che con i suoi caratteristici fiori gialli è diventata il simbolo della festa della donna che ricorre l’ 8 Marzo.

Ogni anno infatti, è diventato un rito inviare fiori e regalare mimose proprio in corrispondenza di questa ricorrenza molto sentita sia dalle donne che dagli uomini.

Perchè si invia fiori e si regalano le mimose ?

La mimosa come fiore da omaggiare ad ogni donna, fu scelta più che altro per il fatto che la sua fioritura avviene proprio agli inizi di marzo, periodo appunto scelto per la ricorrenza, ed iniziò nel 1946.La distribuzione delle mimose come omaggio floreale alle donne nel giorno dell’ 8 marzo, dagli anni 50 veniva però reputata come un gesto di turbamento dell’ ordine pubblico, così come vennero banditi i comizi organizzati per le strade delle città.

La festa della donna, in Italia ha subito molti stop ed è stato davvero difficile vederla nascere definitivamente come ricorrenza. Anche quando a provarci furono tre senatrici all’ alba degli anni 60 del secolo scorso, che videro cadere nel vuoto la loro richiesta di ufficializzazione della festa delle donne.

Neanche con la nascita del movimento femminista negli anni ’70 in italia si vide un vero e proprio dare ufficialità alla ricorrenza per le donne, ma si dovette attendere l’ istituzione da parte dell’ ONU della Giornata internazionale delle donne, per veder riconosciuto il diritto alla celebrazione ufficiale.

Ecco perchè a mio avviso, è giusto festeggiare degnamente questa ricorrenza, non come cercarono di fare le donne del movimento femminista, che provarono a fare scandalo per far sentire la propria voce, ma utilizzando quello che  a mio avviso è la marcia in più delle donne… essere donna.